Ogni cosa ha i suoi tempi.
Le lotte, ahinoi, ne hanno diversi e non sempre tutti sfavillanti come vorremmo.
C’è il momento entusiasmante dell’azione, spesso segue quello della dannata repressione ma in compenso arriva la confortante e incoraggiante solidarietà!
Se è importante davanti a delle reti di una base, in mezzo a dei lacrimogeni, o davanti ad antipatici schieramenti blu, diventa ancora più importante quando non si ha davanti niente di tutto questo, bensì la prospettiva di una grigia aula di tribunale.
Questa prospettiva ce l’abbiamo davanti adesso: il 19 e il 27 gennaio (sorveglianze speciali e udienza preliminare operazione lince) molte e molti avranno bisogno di tutta la nostra vicinanza.
La solidarietà ha tante forme, non smettere di lottare è la prima, certo.
Ma in questo momento c’è bisogno anche di dolcezza, calore, allegria e vil pecunia!
Per questo vi invitiamo il 10 gennaio alle ore 15.00 in Piazza San Domenico a Cagliari alla merenda solidale!
Torte, dolcetti, tisane, vin brûlé e giochi per scaldarci i cuori, per prepararci ad affrontare questo freddo e ostile gennaio!
Se non puoi venire, potrai comunque contribuire, facendo un’offerta alla cassa per le spese legali contro le attività militari e indicando nella causale “contributo Operazione Lince”:
IBAN: IT40D3608105138263281063295
Intestataria: Emanuela Falqui
Per ricariche PostePay (da effettuarsi in posta e non nelle ricevitorie):
Numero carta: 5333 1711 2593 7447
Assemblea Indagati e solidali
Fiaccolata di solidarietà con gli operatori sanitari // 20 dicembre h. 16 30 // Cagliari, Piazza Quirra
• Chiediamo che la Regione e lo Stato ritirino i finanziamenti a progetti utili solo agli interessi delle forze armate e al profitto delle industrie del settore bellico. A titolo di esempio, chiediamo lo stop al finanziamento del progetto SIAT di Teulada, al co-finanziamento pubblico della piattaforma per i test dei motori missilistici nel Poligono di Quirra e al co-finanziamento del progetto Caserme Verdi, che riguarda – in Sardegna – le tre caserme dell’Esercito a Cagliari e quella di Teulada.
• Chiediamo che i soldi risparmiati grazie ai primi due punti siano reinvestiti nel potenziamento della sanità pubblica sarda.
+ Ospedali – Militari / Capo Frasca / 19 Novembre / Stop Esercitazioni
Stop esercitazioni: i soldi risparmiati vadano alla sanità pubblica!
È una questione di priorità: non è possibile continuare ad assistere allo sperpero dei nostri soldi in progetti che contribuiscono alla depressione economica delle comunità a cui apparteniamo e alla devastazione della terra in cui abitiamo, mentre la sanità viene costantemente depotenziata da anni, con i risultati evidenti sotto gli occhi di tutti.
Giovedì 19 novembre 2020 ore 15:00 davanti al Poligono di Capo Frasca – Sant’Antonio di Santadi
SIT IN A NUORO _ SOLIDARIETÀ A BAKIS BEKS
SIT-IN di solidarietà a Bakis Beks, venerdì 11 settembre ore 18:30, piazza Vittorio Emanuele Nuoro.
Passione civile e talento sono tratti che hanno fatto risaltare sulla scena rap un artista come Bakis Beks, che da tempo mostra sui palchi la creatività e il coraggio di esprimere, attraverso la forma d’arte che sente più vicina, la propria opinione e il proprio pensiero.
Anche per questo motivo ha destato un coro di indignazione, specialmente nella comunità nuorese, la notizia che Bakis insieme ad altri giovani siano stati colpiti da un inqualificabile atto repressivo, con un decreto penale di condanna che li ha raggiunti a seguito di un concerto rap.
Le forze repressive hanno ritenuto di incriminare le parole di una canzone in cui Bakis ha cantato tutta la sua contrarietà alla presenza dei poligoni militari in Sardegna: “non c’è tempo per mediazioni – indennizzi – conciliazioni – questo è un messaggio ai coloni – basta, fuori dai coglioni!”.
Ad essere incriminata è anche la coreografia che accompagna il testo musicale ovvero “il dito medio”, comune espressione di denuncia degli artisti rap.
A detta degli inquirenti che erano presenti al concerto l’8 settembre 2018 a Nuoro, quelle parole e quella coreografia sarebbero state espresse oltraggiosamente contro di loro.
Tra qualche mese per il cantante ed alcuni fan si aprirà un processo presso il Tribunale di Nuoro, nel quale verrà messa in discussione la libertà di espressione e la libertà dell’arte.
Il rap non è mai stato un genere musicale “politicamente corretto” e del resto la libertà di opinione è un diritto particolarmente sentito in una terra come la nostra, che soffre profondamente il ruolo subalterno che le viene assegnato come una condanna inesorabile, in nome di potenti interessi economici esterni.
Mettere il bavaglio all’arte è un atto riprovevole che abbiamo il dovere di contrastare se vogliamo intraprendere la strada del progresso e della costruzione di una società consapevole.
Per denunciare quanto è accaduto l’Associazione Libertade, A Foras Barbagia-Baronia e lo Spazio Antifascista di Nuoro, indicono un sit-in in piazza Vittorio Emanuele venerdì 11 settembre alle 18:30, invitando tutti i cittadini e gli artisti sardi a partecipare portando la loro vicinanza a tutti i giovani che sono coinvolti in questa vicenda.
Evento facebook: SIT IN A NUORO – SOLIDARIETA’ A BAKIS BEKS