Da Capo Frasca a Quirra: tutt* insieme contro l’occupazione militare

Oggi gli organi di stampa isolani danno grande risalto all’ennesima minaccia di repressione da parte della Questura di Cagliari nei confronti del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna.

A meno di 24 ore dalla conferenza stampa di presentazione del corteo del 28 aprile presso il Poligono di Quirra, arriva puntualissima la comunicazione della denuncia da parte della Digos di Cagliari di 54 manifestanti per gli scontri avvenuti il 23 novembre a Capo Frasca. Cogliamo l’occasione per denunciare l’ennesimo tentativo di intimidazione da parte delle forze dell’ordine, verso chi in questi ultimi anni sta lottando contro l’occupazione militare della Sardegna.

Con questo comunicato vogliamo denunciare pubblicamente l’atteggiamento della Questura di Cagliari, che proprio nel momento in cui il movimento si riorganizza in maniera forte e coesa per continuare la sua lotta contro le basi, fa di tutto per intimorire e scoraggiare la partecipazione al corteo del 28, e soprattutto dividere (come sempre) i manifestanti in buoni e cattivi. Diciamo fermamente NO a ogni tentativo di intimidazione: al poligono di Quirra saremo quanti e più di Capo Frasca, uniti e determinati nel bloccare ancora una volta le esercitazioni.

Rivendichiamo, difendiamo e non condanniamo quanto accaduto a Capo Frasca, ribadendo che la volontà di assediare la base, rompere le reti ed entrare nella base non era di “un centinaio manifestanti, staccatisi dal corteo principale” (come riporta oggi la stampa), ma di tutto il corteo, che aveva dichiarato il suo obiettivo chiaramente. Leggi tutto “Da Capo Frasca a Quirra: tutt* insieme contro l’occupazione militare”

Ancora decreti penali per chi si batte contro l’occupazione militare

Dopo i 6 decreti penali inviati ad altrettanti attivist* per l’ingresso nel poligono di Teulada del dicembre 2014, e i 17 medesimi provvedimenti nei confronti degli studenti che nel luglio 2016 contestarono il seminario di SARAS e Marina militare all’Università di Cagliari, continuano i tentativi di repressione nei confronti del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna. Questa volta sono stati recapitati i decreti penali di condanna a 7 compagn* che nell’ottobre 2016 hanno partecipato al campeggio della Rete No Basi.
Non possiamo che dichiararci complici e solidali con chi è stato colpito da questi provvedimenti, e continuare la nostra lotta fino alla vittoria!