A Capo Frasca una giornata bellissima – Assemblea Generale di A Foras 27 Ottobre, Bauladu

 

Dopo la splendida giornata di sabato, proviamo a mettere in ordine i pensieri ed evidenziare alcuni spunti usciti dalla bella manifestazione di Capo Frasca.

Innanzitutto vorremmo ringraziare tutti e tutte coloro che si sono spese per l’organizzazione e la costruzione di questo corteo, dalle realtà organizzatrici che si sono fatte carico di far tornare tutti e tutte noi di fronte ad una base militare dopo due anni e mezzo in cui era mancata la presenza davanti ai poligoni, fino alle compagne ed i compagni che si sono alternate tra intensi compiti tra i bus, i banchetti, il palco e le situazioni più tese. Molto spesso ci dimentichiamo di loro e non pensiamo mai che se non fosse per chi si annulla tra compiti politici e logistici, probabilmente queste giornate non ci sarebbero.

Il lavoro congiunto di più di 40 organizzazioni, con altre decine di adesioni che si sono aggiunte col tempo, è un risultato notevole già di per sé. Abbiamo limato differenze, abbiamo prodotto una sintesi fra posizioni di partenza differenti ma accomunate dal medesimo obiettivo: liberare la Sardegna dalla presenza militare. Ognuno ha portato il contributo dato dalla propria storia ed esperienza, e il risultato è stato quello di includere tantissime persone in una giornata in cui ci siamo resi conto di essere forti e numerosi, uniti e disposti a lottare tutti assieme.

Prima del 12 ottobre erano due anni e mezzo che non si manifestava davanti a una base, ma in questo tempo non siamo stati fermi. Sono stati prodotti, dal gruppo economia di A Foras, due dossier sui poligoni di Teulada e Quirra che rappresentano una delle fonti più aggiornate sulla situazione di quei territori in merito all’occupazione militare. Abbiamo portato avanti momenti di formazione collettiva e di coinvolgimento dei territori, con i campeggi, le camminate, partecipazione a momenti di dibattito anche fuori dall’isola. Il bel risultato del 12 ottobre dipende anche da questo impegno costante, che ci ha permesso di costruire relazioni e fiducia con tante persone e movimenti.

Il primo dato da raccogliere è che ci sono migliaia di persone che sono disponibili a lottare e mobilitarsi contro l’occupazione militare seriamente, sembrerebbe un dato scontato ma se pensiamo al fatto che la mobilitazione è stata tirata su completamente dal basso e in qualche modo minata da silenzio o posizioni faziose della carta stampata, così come da politici e sindacati mainstream, è un risultato notevole. Soprattutto se pensiamo che poche settimane prima dell’appuntamento di Capo Frasca, la Procura di Cagliari ha messo in piedi un grave tentativo di intimidazione e repressione con l’Operazione Lince che ha colpito 45 militanti del movimento sardo contro le basi. Eppure il successo della manifestazione dimostra che nessuno si è lasciato spaventare, anzi abbiamo acquisito una maggiore determinazione.

Migliaia di persone che non hanno fatto mancare il loro apporto politico e artistico, difficilmente si è riusciti a portare in passato dei momenti qualitativamente intensi e così emozionanti sopra e sotto il palco. Difficilmente prima di sabato scorso, si è riusciti a collaborare così attivamente con le famiglie dei militari morti nei poligoni sardi, aggiungendo una casella fondamentale nel panorama del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna.

Il secondo dato che va analizzato è che ci sono centinaia di persone che nonostante il palco e gli interventi musicali e politici, hanno presenziato con determinazione davanti agli scudi della celere per ore provando ad aggirare lo sbarramento per arrivare al poligono.

Da qui dobbiamo partire e capire come organizzarci nel prossimo futuro per far convivere tutte le parti fondamentali di questo movimento, far comprendere quanto sia importante la militanza di base perché la risposta all’occupazione militare sia efficace e legittimata dal consenso e l’attivismo popolare. A Foras ha dimostrato di essere un interlocutore serio negli ultimi anni per tutto il movimento, uno dei pochi forse che si è preoccupato di fare in modo che tutte le espressioni avessero spazio e rispetto negli eventi organizzati, uno dei pochi che è riuscito a contrastare la narrazione militarista su carta stampata e sui media, uno dei pochi purtroppo che da tre anni, pur con tanti problemi, ha mantenuto vivo con continuità lo studio, l’inclusione e la mobilitazione contro l’occupazione militare della Sardegna.

Non ci dobbiamo aspettare che tutti e tutte vogliano far parte di A Foras, ma abbiamo il compito di fare in modo che le proposte siano sempre attraversate e attraversabili, così come il corteo di Capo Frasca. Esistono “tanti modi e un unica lotta” come scrivono in tanti e siamo d’accordo, ma come metodo dobbiamo virare verso l’inclusione popolare senza il feticcio delle azioni, guardando a iniziative ragionate, utili a portare numeri, empatia, complicità. La legittimità popolare ha, come conseguenza diretta, la possibilità di allargare geograficamente, politicamente e praticamente la concretezza delle nostre azioni, renderle più efficaci, condivise e libere dai limiti che ci impone la controparte.

Sabato di nuovo abbiamo vissuto in un recinto, nonostante le autorità sapessero che migliaia di persone avrebbero raggiunto il presidio hanno preferito chiudere il ponte e non far fare il piccolo corteo concordato nelle strade bianche, di fatto congestionando il traffico e causando tensioni inutili.

A Foras ha provato con le sue proposte a tracciare un percorso che ci possa permettere di raggiungere questi obiettivi:

—> Proposta concreta per l’istituzione di un corso specialistico in bonifiche presso l’Università di Cagliari e l’Università di Sassari.

—> Campagna di pressione su l’assessorato alla sanità sardo e alle dirigenze delle ASL locali per l’istituzione di un registro tumori sardo e la redazione dei registri epidemiologici comunali.

—> Nella prossima primavera inizio di una serie di azioni simboliche per bonificare siti militari dismessi e lasciati a marcire sul territorio sardo.

—> Mozione nei comuni di Cagliari, Sant’Antioco, Bosa, Olbia e Porto Torres contro l’attracco delle navi militari e contro il passaggio nei flussi d’acqua di mezzi anfibi o imbarcazioni; divieto per esercitazioni urbane e l’utilizzo delle arterie centrali di paesi e città ai mezzi corazzati a tutela dei cittadini e della fluidità del traffico.

—> Campagna muraria “Un manifesto per paese” per raccontare ai 377 paesi della Sardegna qual’è la vera invasione in Sardegna, MILITARE!

—> Costruzione di momenti di azione diretta da praticare durante esercitazioni imponenti, cercando un coinvolgimento ampio ed esteso.

A Foras attualmente è attivo in diverse parti della Sardegna, dobbiamo fare in modo che sempre nuovi comitati in tanti paesi si organizzino e lottino per contrastare l’occupazione militare e la narrazione militarista in tutte le parti della società. Partendo da quelle centinaia di persone che hanno deciso di salire sui bus per raggiungere Capo Frasca e di partire e tornare tutti insieme, abbiamo molti elementi per far ripartire la nostra azione con forza e determinazione.

Ci vediamo il 27 ottobre a Bauladu per la prossima assemblea generale sarda contro l’occupazione militare.

A INNANTIS, CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE RISPOSTA POPOLARE!

 

4 agosto la prima “assemblea itinerante” da Alghero a Poglina – 5 agosto assemblea generale

A FORAS – CONTRA A S’OCUPATZIONE MILITARE DE SA SARDEGNA, fin dalla sua nascita, costruisce un percorso condiviso con l’obiettivo di diventare un movimento popolare e radicato in tutta la Sardegna. A partire dall’estate 2018 si dà inizio ad un’altra modalità di lotta, con  il percorso delle “assemblee itineranti” che porterà negli anni ad attraversare a piedi tutta l’isola. 

L’intento è, da una parte, quello di portare i temi della lotta contro l’occupazione militare in regioni e contesti non ancora pienamente coinvolti; dall’altra, l’obiettivo è sviluppare un lavoro di rete tra singoli e gruppi, per ricostruire la storia dei nostri territori e immaginare un futuro diverso per la Sardegna, riscoprendo i modelli positivi che sperimentano prospettive vicine alle esigenze della popolazione.

La prima assemblea itinerante partirà sabato 4 agosto da Alghero fino alla Spiaggia della Speranza o Poglina, in territorio di Villanova Monteleone. Durante il cammino, alcuni esperti del luogo racconteranno la storia e le risorse del territorio. Si farà tappa quindi alla base di Poglina, l’installazione militare sarda più segreta di tutte, sulla quale vogliamo finalmente iniziare a far luce. Situata in un ambiente naturale di grande pregio, tra spiaggia e grotte naturali, Poglina ha ospitato i guastatori che preparavano il colpo di stato dell’operazione “Gladio”.

La partenza il 4 agosto è prevista alle ore 17.30 da Alghero, Colle del Balaguer, l’arrivo a Poglina dopo circa 2 ore e mezza di cammino.    

Una volta giunti, i partecipanti si riuniranno sopra la spiaggia, al Chiosco da Ricciolina, dove continueranno le testimonianze e inizieranno gli interventi musicali con: Dj Forex  
(musica ’70 –’80); Jah “L” Sas & Jahwine (Reggae); Dj Padrino; (Hip Hop, Funk, Soul)
Claudia Crabuzza (cantaurorato),
performance artistiche e letture poetiche fino a tarda notte. 

Il giorno successivo, domenica  5 agosto alle ore 15.00, sempre  a Poglina, è     convocata  l’assemblea generale di A Foras. 

Passato un anno di studi, approfondimenti, sensibilizzazione e collaborazione con varie entità territoriali ed extraterritoriali, A Foras si incontra per fare un punto della situazione, analizzare l’anno passato ma soprattutto discutere delle prospettive.

L’invito a partecipare è rivolto a raccolta collettivi, associazioni, comitati, individualità e organizzazioni politiche. Si traccerà un bilancio di quanto realizzato nella prima parte dell’anno e fino alla manifestazione regionale del 2 giugno, per poi discutere delle strategie da mettere in campo dall’autunno in poi. 

https://www.facebook.com/events/1870919466298207/

TOGLIAMO LE BASI ALLA GUERRA – LIBERIAMO LA SARDEGNA
A FORAS – CONTRA A S’OCUPATZIONE MILITARE DE SA SARDIGNA

Appello pubblico agli artisti. Mettiamoci la faccia

Appello pubblico agli artisti

METTIAMOCI LA FACCIA.

IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA

 

Siamo persone, gruppi e collettivi del mondo dell’arte e della cultura che hanno deciso di schierarsi pubblicamente contro una delle maggiori piaghe che affliggono la Sardegna da oltre 60 anni: l’occupazione militare.

Abbiamo deciso di schierarci apertamente e aderire ad “A Foras – contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna” perché rifiutiamo la guerra in tutte le sue forme e perché pensiamo che non sia sostenibile il peso della presenza militare ricordando che il 66% del demanio militare italiano si trova in Sardegna.

Pretendiamo l’immediata interruzione delle esercitazioni militari perché crediamo che le guerre siano solo uno strumento utile alle grandi potenze per opprimere i popoli, le cui terre sono devastate dagli stessi eserciti che sperimentano tattiche e armamenti sul suolo sardo.

Esigiamo che venga effettuata l’analisi del danno ambientale ed economico causato dallo Stato Italiano, dal Ministero della Difesa e dalla NATO che ne hanno disposto libero utilizzo per terra, aria e mare.

Reclamiamo che vengano iniziate quanto prima le opere di bonifica, di modo che si possa tornare ad utilizzare liberamente quegli ettari da troppo tempo devastati senza nessun rispetto e sottratti alle popolazioni che abitano quei territori.

Aderiamo quindi ad A FORAS, dando il nostro contributo alla crescita della lotta con quello che sappiamo fare meglio e quello per cui molti di voi ci conoscono.

Primi Firmatari:

Claudia Crabuzza, Alghero, cantante.

Tzoku, Siniscola, gruppo musicale.

Tenores Luisu Ozzanu, Siniscola.

Dr Drer & Crc Posse, Cagliari, gruppo musicale.

Slim Fit, Cagliari, gruppo musicale.

Futta, Sassari, rapper.

Braxa, Sant’Antioco, dj.

Pastorello, Sassari, pittore.

Claudio Rosa, Sant’Antioco, visual artist.

Moju Manuli, visual artist.

Salvatore Palita, Sassari, grafico.

Alberto Masala, Ozieri emigrato a Bologna, scrittore.

Savina Dolores Massa, Oristano, scrittrice-poeta.

Narcisa Monni, Sassari, pittrice.

Stranos Elementos, Porto Torres, gruppo musicale.

Fabio Petretto, Cagliari, fotografo-visual artist.

Stefano Cabula, Nuoro, tatuatore.

Manuela Ruju, Sassari, tatuatrice.

Romina Tanka, Bessude, performer.

Sara Pilloni, Sassari

Emanuele Fenu, Alghero, pittore.

Carlo Valle, Sassari, attore.

Daniele Cappai, Cagliari, grafico.

Pietro Mureddu, Alghero, fumettista.

Luana Farina Martinelli, Sassari, poeta.

Alex Kambo, Cagliari, cantante-performer.

Dj Padrino, Sassari, dj.

Spirit2all, Ajaccio, rappers.

Giuseppe Carta, Sadali, artista

Roberto Follesa, Cagliari, musicista-pittore

Giorgigheddu, Cabras, artigiano-inventore di giochi-rapper

Fabian Volti, Sassari, fotografo-videomaker.

Stefania Muresu, Sassari, fotografa-videomaker

4Caniperstrada, Sassari, multimedia nel sociale.

Chiara Caredda, Sant’Antioco, fotografa-visual artist.

Riccardo Blasco Camboni, Sassari, pittore.

Alessio Cabras, San Sperate, fotografo.

Andrea Andrillo, Cagliari, cantautore.

Antonello Roggio, Sassari, pittore.

Giovanni Salis, Ploaghe

Antonio Sini, Sassari, fotografo.

Mario Pischedda, Sassari, performer.

A Fora De Arrastu, Cagliari, gruppo musicale.

Marco Fenudi, Ozieri

Vittoria Nicoli, Lungoni

Alessandro Olla, Cagliari, musicista.

Skanking Caos , Ossi/Cargeghe, gruppo musicale.

Dr. Boost, Olbia, rapper.

Domenico Cabula, Nuoro, c.d.a. MAN Nuoro.

Fusilla, Santu Lussurgiu, yarn bomber-street art.

Luca Marcia, San Sperate

Coru&Figau, Cagliari, gruppo musicale.

Rita Deidda, Selargius, fotografa.

Ignazio Chessa, Alghero

Officineperegrine Teatro

Mamadou Mbengas, Cagliari, cantastorie-scrittore .

Maria Teresa Porcu, Nuoro, insegnante.

Chiara Murru, Alghero, attrice-regista.

Davide Boldrini, San Gavino, tatuatore.

Paola Rizzu, Sassari, fotografa.

Ivo Murgia, Pirri, operatore culturale.

Maurizio Giordo – Gurdulù Teatro, Porto Torres – Sassari, teatrante.

Federico Fantoni, Ittiri, poesia-letteratura.

Toni Demuro, Sorso, grafico.

Annalisa Piredda, Sorso

Maria Paola Dessi, Sassari

Vittoria Nieddu, Sassari

Janga Vino, London UK

Giuàn Oliva, Alghero

Marco Peri, Cagliari

T.A.Q.B. , Cagliari, band musicale.

Gabriella Torri, Sassari

Alessandro Zolo, Torres

Sandro Sale, Parigi

Marcella Meloni, Tempio

Gigi Murru, Nuoro, fotografo.

Leonardo Campione, Cagliari, selecter/dj/promoter.

Bibiana Salis, Ardauli

Maria Bauer, Catania, fotografa.

Andrea Rizzo, Olbia, pittore.

AuTcast Crew, Cagliari, dj’s

Yasmin Bradi, Alghero

C4 combat rock, Cagliari, gruppo musicale.

Dario Sanna, Siniscola, visual artist.

Patrizia Falchi, Solarussa, poesie e favole per bambini.

Naima Jasmin, Cagliari, regista e performer.

Andrea Obino, Sassari

Giuseppe Scafidi, Palermo , fotografo.

Andrea Doro, Sorso, poeta.

Stella Sesto, Nuoro-Berlino, musicista polistrumentista.

Jada Olivia Deroma, Lungoni, attrice-trampoliera.

Omineddos, Pattada, disegnatore.

Michele Palazzi, Roma, fotografo.

Edoardo Tedde, Sassari, visual artist.

Marco Caredda, Cagliari, chitarrista.

Chiara Mulas, Tolosa, performer.

Rita Bonomo, Sassari, scrittrice-performer.

Giorgio Podda, Cagliari, pittore.

Roberta Cucciari, Sassari, operatrice culturale.

Alessandro Floris, Alghero, architetto .

Chiara Duecentogrammi, Sassari, artigiana.

Half Pint, Sassari, dj e organizzatore di eventi

John Solinas, Sassari, chitarrista.

Joe Perrino, Cagliari, cantante

Joe Perrino’s GROG, Sardegna, band musicale.

Sergio Garau, Sassari, poeta performer.

Marco Piras, Porto Torres, fotografo e videomaker.

Marcella Meloni, Tempio Pausania, artista di strada.

Vanessa Aroff Podda, Lunamatrona, attrice.

Pere Lluís Alvau, L’Alguer, actor poeta rapsodo.

 

In uscita il dossier sul Poligono di Teulada

Dopo il corteo del 14 ottobre, A FORAS rilancia la mobilitazione contro la Joint Stars: in uscita il nostro dossier sul Poligono di Teulada, principale teatro di questa esercitazione.

Attraverso un dossier autoprodotto, uno dei nostri tavoli di lavoro si è dedicato allo studio delle ricadute del Poligono di Teulada su salute, ambiente, economia e demografia. Così come il precedente lavoro su Quirra, anche questo è stato portato avanti esclusivamente utilizzando dati e fonti attendibili, per dimostrare in maniera inattaccabile tutti i danni creati dall’occupazione militare.

Il lavoro inizia con le origini storiche del poligono, risalenti alla seconda metà degli anni ‘50 quando si verificarono i primi espropri e le conseguenti migrazioni dei teuladini. Il dossier prosegue la sua analisi citando i principali danni all’ambiente terrestre e marino, soffermandosi sull’imbonificabile Penisola Delta.
Infine si sono affrontate le dinamiche socioeconomiche e il disastroso bilancio demografico, che ha visto la popolazione di Teulada dimezzarsi negli ultimi 60 anni (cioè da quando è nato il poligono). Questo dossier dimostra ancora una volta come imponenti installazioni militari come questa non portino affatto lavoro, salute e benessere al territorio.

Il dossier è fruibile e scaricabile liberamente su questo blog da qui o consultabile online qui.

La versione cartacea sarà inoltre disponibile durante i banchetti e le iniziative che si susseguiranno nei prossimi mesi, oltre che nei circoli e nei locali che lo metteranno a disposizione (presto li elencheremo).

Rilanciamo inoltre una serie di presentazioni pubbliche, che inizieranno propri dai territori intorno al poligono, Sulcis in primis. Si inizierà da Carbonia, sabato 4 novembre (giornata dedicata alla festa delle Forze Armate italiane). Quest’anno A FORAS fara “la festa” alle FFAA presentando tutti i danni creati dall’Esercito allo splendido territorio di Teulada.

Invitiamo infine chiunque fosse interessato a organizzare una presentazione a contattarci a: aforasinfo@gmail.com

A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna

Comunicato 10 ottobre: manifestazione 14 ottobre 2017 a Cagliari contro la Joint Stars

COSA È LA JOINT STARS?

Joint Stars 2017 (JS17) è il più grande evento esercitativo della Difesa di quest’anno e coinvolge diverse regioni italiane. Il 14 ottobre partirà la seconda parte della Joint Stars 2017, la “LIVEX”. Dopo la prima parte (la “Virtual Flag 2017” svolta a giugno a Poggio Renatico, Ferrara), l’evento addestrativo più importante dell’anno sbarca in Sardegna. Fino al 29 ottobre, il sud dell’Isola sarà teatro di questa ennesima mega esercitazione, nell’ambito della quale è previsto anche Mare Aperto (dal 16 al 27 ottobre). Il poligono di Teulada vedrà i soldati della NATO e della Forza Marittima Europea esercitarsi per dieci giorni nelle principali forme di combattimento sul mare e dal mare. Esercitazioni di questo tenore non sono, né potranno mai essere, difensive ma bensì palesemente offensive, finalizzate insomma alla guerra. Leggi tutto “Comunicato 10 ottobre: manifestazione 14 ottobre 2017 a Cagliari contro la Joint Stars”

10 ottobre. Sit-in e conferenza stampa

SIT-IN e CONFERENZA STAMPA
CONTRO JOINT STARS
CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DEL PORTO DI CAGLIARI

Lettera aperta al Sindaco di Cagliari
Presentazione della manifestazione del 14 ottobre a Cagliari

Nei prossimi giorni il porto di Cagliari sarà invaso da navi e sommergibili militari. Uomini e blindati sbarcheranno sulle nostre coste con l’obiettivo di addestrarsi a un’imminente azione offensiva di guerra. Il nostro porto diventerà un approdo per navi e sommergibili a propulsione nucleare, che sosteranno vicino alle navi passeggeri. Questa massiva presenza militare a Cagliari è dovuta all’inizio della Joint Stars, quattro esercitazioni che dal 14 al 29 ottobre occuperanno il sud della Sardegna.

A Foras lancia l’appello a tutte le persone e organizzazioni che si battono contro l’occupazione militare per una manifestazione a Cagliari il 14 ottobre.

Martedì 10 ottobre alle 10.30 è convocato un presidio presso il Palazzo Civico di Cagliari per presentare le motivazioni della manifestazione e la lettera aperta al Sindaco della città.

Concluso l’A FORAS CAMP 2017, si riparte con i 5 tavoli di lavoro e le mobilitazioni sui territori!

Si è conclusa domenica 10 settembre, nella Marina di Tertenia, la seconda edizione dell’A FORAS CAMP, il campeggio contro l’occupazione militare. Alla 6 giorni di assemblee, seminari di autoformazione, tavoli di lavoro tematici e socialità hanno partecipato oltre 200 persone, provenienti da tutta la Sardegna e non solo. Di rilievo il contributo (nell’organizzazione e nella presenza ai lavori) della componente locale dell’assemblea di A FORAS, il KOS (Kumone Ozastra Sarrabus), oltre che di altri partecipanti provenienti da Tertenia e dintorni.

Leggi tutto “Concluso l’A FORAS CAMP 2017, si riparte con i 5 tavoli di lavoro e le mobilitazioni sui territori!”

A FORAS CAMP 2017 – International appeal From September 5th to 10th let’s camp against the military occupation of Sardinia

A FORAS CAMP 2017 – International appeal From September 5th to 10th let’s camp against the military occupation of Sardinia.

Between occupation and resistence

For more then 50 years Sardinia has been occupied on thousands of hectares by military firing ranges, military airports and bases, a bomb factory and at least a hundred other military buildings. On our island, nearly two thirds of the total Italian military asset is “hosted”. But never have we remained just watching: since the 1960s various actions have been brought up, including demonstrations and protests, the most famous one being the one of Pratobello, near Orgosolo, in 1969, but we can also remember Tertenia, Sinis and La Maddalena.

In the last three years new life has been given to the movement, starting from the big demo against the Military Range of Capo Frasca in September 2014, which ended in an en masse entrance of protesters beyond the military nets. Since then, there have been more demos and obstructions against military drills. The movement has so found in direct action one of its most fruitful practices. On the other hand, the Italian State, with the silence of Sardinian government, has continuously shown brute force and its muscles. Bigger drills have been organized over the last years, occupying also new parts of Sardinian waters: an example is the Mare Aperto 2017 drill that caused fishermen to be cleared out from their usual fishing grounds. Other interests of our counter party have been the expansion of the bomb factory at Domusnovas, the so called RWM, and the further state financing of the Sardinia AeroSpace District, called DASS. For these reasons, the single and few demonstrations cannot be enough: it is necessary to start a structured political project on various levels that works on short, medium and long terms, knowing that our conflict won’t end in a few years. Leggi tutto “A FORAS CAMP 2017 – International appeal From September 5th to 10th let’s camp against the military occupation of Sardinia”

TZERRIADA INTERNATZIONALI “A FORAS CAMP 2017” 5-10 DE CABUDANNI, MARINA DE TERTENIA, LOC. TESONIS

Intra de ocupatzioni e resistèntzia

Est 50 annus a oi e prus ca milli e milli mois de terra funt liaus de polìgonus, arioportus militaris, basis, una fàbrica de bombas, in prus de centenas de àterus piatzamentus militaris. In s’ìsula nosta funt foristeris agiumai de tres partis duas (2/3) de su demàniu militari chi ddoi at in totu su Stadu italianu. Su pòpulu sardu no s’est stentau frimu po meda: giai de su 1960 at fatu manifestadas e avolotus, sa prus connota est sa de Pratobello (in su sartu de Orgòsolo) in su 1969, ma fait a nd’arremonai is avolotus de Tertenia puru, in su Sinis e in Sa Maddalena.

In is ùrtimus 3 annus su movimentu at agatau linfa noa, inghitzendi de s’acorrada manna in su Poligonu de Cabu Frasca in su mesi de cabudanni de su 2014, chi fiat acabada cun s’intrada in cambarada a parti de aìnturu de s’arretza. De insaras s’ant intreverau manifestadas e arrocus de is esercitatzionis militaris. Su movimentu at, duncas, agatau in s’interventu schetu una de is prus atzionis profetosas suas. Su Stadu italianu, intamis, impari a su Guvernu Sardu a sa muda, in custus ùrtimus annus est sighendi a amostai sa fortza sua. Est de diora cuncordendi esercitatzionis sèmpiri prus mannas, ocupendi tìntulas noas de mari, a comenti est acuntèssiu po Mare Aperto 2017 puru, chi at incausau su sbarratzamentu de is piscadoris de custus tretus. S’amanniadura de sa fàbrica de bombas de Domusnoas, sa RWM, e su finantziamentu de su distretu ariospatziali sardu, su DASS, funt un’àtera de cussas chistionis chi sa contraparti nosta pighendi a incuru est. Po custu puru est ca, is acorradas sìngulas e pagu fitianas no abàstant: tòcat a incarrerai un’andala beni assetiada a livellus diferentis e chi traballit asuba de unu tretu curtzu, mesanu e longu, sciendi chi custa batalla no at a acabai luegus. Leggi tutto “TZERRIADA INTERNATZIONALI “A FORAS CAMP 2017” 5-10 DE CABUDANNI, MARINA DE TERTENIA, LOC. TESONIS”