Scuole e territori: l’impegno contro l’occupazione militare continua senza sosta

“A Foras” è l’assemblea sarda che da quasi un anno raggruppa comitati, collettivi, partiti e individualità che rivendicano la fine delle esercitazioni in Sardegna, la dismissione delle basi militari e le bonifiche dei territori colpiti.
Tra gli ambiti di azione individuati fin dalla sua nascita c’è la presenza nelle scuole e nelle università, per smontare la narrazione militarista che negli ultimi anni purtroppo vi è ben rappresentata: in base a diversi protocolli d’intesa, l’esercito italiano è presente a numerosi eventi nelle scuole dell’isola, sopratutto quelli dedicati all’orientamento, per convincere gli studenti a intraprendere carriere nelle forze armate.

A Foras, così come tutte le altre singole voci che in questi giorni si sono levate a difesa dell’iniziativa organizzata al Liceo “Mossa” di Olbia, difende e rivendica questa e le future assemblee di istituto informative che si stanno man mano programmando in diversi istituti sardi. Sono già in programma altri incontri informativi sul tema dell’occupazione militare e della filiera bellica in piena attività in Sardegna, anche con la fabbrica di bombe, la RWM di Domusnovas. Riteniamo che di fronte alla voce dell’esercito (presente nel 2015 in ben 30 assemblee di istituto in Sardegna), nelle nostre scuole si debba anche levare quella che denuncia e descrive, attraverso dati oggettivi, le attività che si svolgono ogni anno nei poligoni: bombardamenti su coste e terre, simulazioni di guerra, e non solo.
Per questo, invitiamo dirigenti, insegnanti e studenti ad organizzare dibattiti all’interno degli istutiti scolastici con i nostri attivisti, a disposizione con l’ampia documentazione raccolta nei tavoli di lavoro di “A Foras”.
Rilanciamo anche le prossime mobilitazioni generali, a partire dal 3 aprile quando saremo a Domusnovas contro la fabbrica di bombe, fino al 28 di aprile, quando celebreremo “Sa die de sa Sardigna” con un corteo al Poligono di Quirra, per arrivare al 2 giugno a Cagliari, con un’altra manifestazione che attraverserà la città capoluogo. Nello stesso periodo, saremo inoltre presenti in diversi comuni sardi per presentare gli ultimi dossier sui diversi poligoni sardi, prodotti di recente da un nostro gruppo di studio. Per levare la cappa di fumo che avvolge le attività che si svolgono quotidianamente nei poligoni sardi, continueremo a essere presenti sia nelle basi, per gridare il nostro dissenso, sia in tutti i territori e nelle scuole, attraverso le nostre analisi, per approfondire e far conoscere a tutti il reale impatto dell’occupazione militare. A Foras! Per la fine delle esercitazioni, la chiusura delle basi militari in Sardegna, le bonifiche, la restituzione delle terre alle comunità.